Macchie d'Inchiostro

  1. Ridacchiando impunemente.

    AvatarBy Ruri il 25 Sep. 2011
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    L'altro giorno ho pubblicato su Facebook il video del grande Ratzinga. Una parodia sul Papa piuttosto tranquilla: fa ridere ma non è volgare o pesante.
    Mia madre mi ha commentato, e io che la conosco so che era ironica, dicendomi di smetterla.
    Da tutto questo è partita una riflessione inquietante: la gente non sa più ridere di Sè.
    Figuriamoci ridere delle cose in cui crede.

    La risata è potente, lo diceva anche Eco nel personaggio di Jorge:
    Disse un filosofo greco (che il tuo Aristotele qui cita, complice e immonda auctoritas) che si deve smantellare la serietà degli avversari con il riso, e il riso avversare con la serietà. La prudenza dei nostri padri ha fatto la sua scelta: se il riso è il diletto della plebe, la licenza della plebe venga tenuta a freno e umiliata, e intimorita con la severità. E la plebe non ha armi per affinare il suo riso sino a farlo diventare strumento contro la serietà dei pastori che devono condurla alla vita eterna e sottrarla alle seduzioni del ventre, delle pudenda, del cibo, dei suoi sordidi desideri. Ma se qualcuno un giorno, agitando le parole del Filosofo, e quindi parlando da filosofo, portasse l'arte del riso a condizione di arma sottile, se alla retorica della convinzione si sostituisse la retorica dell'irrisione, se alla topica della paziente e salvifica costruzione delle immagini della redenzione si sostituisse la topica dell'impaziente decostruzione e dello stravolgimento di tutte le immagini più sante e venerabili — oh, quel giorno anche tu e tutta la tua sapienza, Guglielmo, ne sareste travolti!
    "Il Nome della Rosa"

    Ho visto un re:

    [...] Vist' un vilan.
    Se l'ha vist cus'è?
    Un contadino!
    Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...

    Il vescovo, il re, il ricco, l'imperatore, perfino il cardinale
    l'han' mezzo rovinato, gli han' portato via:
    la casa, il cascinale, la mucca, il violino, la scatola di cachi,
    la radio a transistor, i dischi di Little Tony, la moglie.
    e pö cus'è?
    ...un figlio militare!
    Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...

    ...gli hanno ammazzato anche il maiale!
    Pover purscel!
    ...nel senso del maiale!
    Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...

    Ma lui no, lui non piangeva, anzi, ridacchiava.[...]


    *tanto per far riflettere*
    Last Post by Ruri il 25 Sep. 2011
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  2. Io, me, l'altro

    AvatarBy Ruri il 17 Sep. 2011
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    In assenza di cose intelligenti da dire, ho deciso di fare una disamina (parzialissima) di tutti i miei alter-ego.
    In realtà sono tutti i personaggi che, col tempo e con la paglia, ho creato dal 2000 ad oggi. E non sono neanche tutti: su molti passerò sopra per il semplice fatto che sono stati creati per noia e che non si sono scolpiti nel mio essere: per dirla in breve ricordo di loro appena il nome e poco altro perché erano poco più che un nome in effetti.
    Per il bene (nostro e di tutta la Santa Chie...ops, no) di tutti li distinguerò in varie categorie.
    Cominciamo.

    I MUD: SILMARIL



    In realtà prima di ogni altra cosa dovrei spiegare che diamine è, un MUD. L'acronimo sta per Multi User Dungeon ed in sostanza si tratta di un gioco di ruolo completamente testuale online. Normalmente hanno ambientazione heroic fantasy (Silmaril ha anche "tratti bizzarri" come i Puffi ed Homer Simpson ma su questo passeremo sopra) e hanno avuto il loro boom negli anni '90 con MUD famosi come The Gate. Oggi come oggi arrancano un po': sono gratuiti e gestiti da appassionati e questo , oltre all'essere completamente testuali, li rende poco competitivi davanti ai moltissimi MMORPG che ormai girano (oltre al famoso e famigerato World of Warcraft).
    Su Silmaril ho creato un numero impressionante di personaggi. Non parlerò di tutti: davvero, alcuni sono stati poco più che nomi e descrizioni. Ma alcuni sono stati importanti, chi per una cosa chi per l'altra, ed è di loro che parlerò.

    ROMILDA
    Oh, bien. Il mio primo personaggio in generale. Protagonista di una storia quantomeno ingenua. Ma comprendetemi, ero piccola.La potete leggere qui.

    Romilda ero io. Non c'è stata grande distinzione fra me e lei almeno all'inizio. Un po' perché non sapevo giocare di ruolo, un po' per la gioia d'inserire me stessa (anche se sotto falso nome) nell'universo fantasy che tanto amavo. Potevo guardare Gandalf negli occhi, insomma. Era esaltante. L?esaltazione con il tempo è passata ma Romilda è sempre rimasta gran parte di me. Proprio perché era me. La me stessa tredicenne, almeno. Ladra mezz'elfa, poi vampira, è passata da buona a malvagia a satanica a voler conquistare e distruggere il mondo. E' passata dall'essere me all'essere un personaggio con una sua vita, con odi e amori che non per forza coincidevano con i miei. Insomma, lei rappresenta la mia adolescenza. E così come non sono più adolescente, non sarei più in grado di giocare Romilda. E' morta, uno dei pochi personaggi a morire in maniera definitiva (in generale si può risorgere, il gioco lo consente. Romilda, come personaggio, è invece morto del tutto: il gioco l'ha eliminata). Tante volte ho pensato ad un modo per farla tornare e tante volte mi sono resa conto che non avrebbe avuto senso far...

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    Last Post by Ruri il 17 Sep. 2011
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  3. Di motivazioni e mal di testa.

    AvatarBy Ruri il 12 Aug. 2011
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    Quando decisi di aprire questo blog fui motivata da pensieri fondamentalmente stupidi: 1) che ho sempre scritto tantissimo su fogli di carta volanti, tanto valeva scrivere direttamente al pc; 2) che oh, forse un angolino di rete tutto per me mi avrebbe anche fatto piacere.
    In realtà c'era una terza motivazione: pensavo di avere chissà quali filosofici pensieri da rivelare al mondo intero per renderlo migliore (o almeno fargli credere per cinque minuti di esserlo).

    Ero giovane ed arrogante. Il fatto che tutto ciò risalga a soli due anni (due? Tre? Non ho ben chiaro) fa dovrebbe farmi riflettere sulla mia evoluzione o involuzione che dir si voglia.
    Intanto, la motivazione numero 1 ha continuato a sbeffeggiarmi: non ho mai abbandonato i fogli di carta volanti (forse sono anche peggiorata con l'andar avanti degli anni); in più la terza motivazione che preferivo nascondere anche a me stessa si è invece fatta delle grasse risate nei miei confronti.
    Io non sono in grado di tenere un blog serio. Non mi viene proprio.
    Non ho la pazienza, la voglia, il tempo ce l'avrei pure, di mettermi a scrivere chissà quali filosofici articoli riguardo a quanto va male il mondo, l'Italia, la cultura, un sacco di altre cose insomma.
    Posso essere una persona interessante con la quale parlare ma quando mi ritrovo a dover scrivere qui un saggio su chissà quale elevato argomento ecco che... boh, vuoto pneumatico.

    Dev'essere il blocco dello scrittore riguardo al saggio breve: non per niente io al liceo ho sempre e solo fatto articoli di giornale, la forma del saggio breve non fa proprio parte di me né del mio stile di scrittura.
    In sostanza tutti quei bei pensieri che volevo rivelare al mondo mettendoli qui me li sono tenuti dentro, o li ho divulgati a voce (ma verba volant!) o sono ancora scritti sui famosi fogli volanti (diamine devo aprire un aeroporto).
    Le uniche cose interessanti che ho scritto qui sono state delle cazzate immani: dopo lunghi anni finalmente ho imparato a cazzeggiare! Prof, sia fiera di me!

    Cosa posso dedurre da tutto ciò?
    Che sono PIGRA, damn. In maniera quasi imbarazzante. Che non ho voglia di perdere tempo per spiegare alla gente perché il mondo va male: se leggono qui mi conoscono, se mi conoscono sono persone intelligenti (non perché io lo sia, ma perché tendo a circondarmi di persone con un QI superiore alla media), se sono intelligenti già lo sanno.
    Non serve che glielo dica io.

    Riguardo poi ai miei rigurgiti vittimisti/masochisti/autolesionisti in cui palesemente cerco d'attirare l'attenzione della gente (no, è falso. O ci sarà qualcosa di vero?), il mondo intero ne farebbe volentieri a meno, io per prima. Ma visto che questo lato del mio carattere è decisamente troppo impegnativo da cambiare, me lo terrò come ce l'ho. E voi ve lo terrete. Prometto però di trattenermi il più possibile quando avrò di questi slanci.
    Che i rigurgiti fan schifo anche...

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    Last Post by Ruri il 15 Aug. 2011
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  4. Xicotencatl

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    Grafomania
    By Ruri il 6 Aug. 2011
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    *L'adorabile faccino di Xico, fossetta e bishiflakes incluso, è opera della bionda&stupenda Rucci. Grazie, Rucci.



    Xicotencatl della Cockatrice Ebbene sì, un OC Spectre nato per ridere (insomma, la sua surplice ha un BECCO sul petto. Può essere una persona seria?) al quale però mi sono affezionata. Mai come Soheil, ma meritava anche lui la sua storia. Senso di giustizia.
    Eccola qui, dunque: una one-shottina senza troppe pretese ma che dovrebbe dare una buona idea di chi sia Xico. Il caro Xico.
    Non fatevi ingannare dall'espressione da narcotrafficante.

    Qui, in surplice (da Saint Seiya: The Lost Canvas):



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    PERCHE' LE GALLINE NON VOLANO



    “Piantala di fare il coglione.”
    Miguel si appoggiò alla parete, tirando fuori dalla tasca dei jeans un pacchetto stropicciato di sigarette. Ne tirò fuori una direttamente con i denti, l’accese con nonchalance e sbuffò nell’aria notturna di Acapulco una nuvoletta di fumo grigiastro, prima di offrirne una al fratello.
    “Finirai male se continui così. Non basta Alvarez a far piangere mamma? Hai deciso di mettertici anche tu?”
    Xico afferrò la sigaretta, squadrando il fratello maggiore da dietro le lenti a specchio dei suoi Rayban.
    “Non vedo perché” mormorò con la sigaretta fra le labbra, mentre copriva la fiammella dell’accendino con la mano per evitare che si spegnesse “Mamma dovrebbe venire a saperlo.”
    Ghignò soddisfatto e si mandò indietro i capelli con una mano.
    “O forse…” sbuffò il fumo direttamente in faccia a Miguel “Pensi di andare tu a raccontaglielo?”
    Miguel fece una smorfia e si ficcò i pugni nelle tasche sporche di calce.
    “Sono tuo fratello, non tuo padre, piccolo stronzo. Penso solo dovresti avere più giudizio. Ma se proprio vuoi metterti nei casini con i gringos… Bhe Xicotencatl, sono cazzi tuoi!”
    Xico ridacchiò, scuotendo il capo. Suo fratello non era per niente credibile mentre faceva l’indifferente. Era il problema di Miguel: il complesso da crocerossina.
    “Che dovrei fare secondo te allora? Imitarti? Rompermi la schiena a rifare i tetti dei gringos per portare a casa uno stipendio da fame come il tuo?”
    Gli occhi verdi di Miguel lampeggiarono di rabbia repressa, ma Xico fece finta di non accorgersene e continuò imperterrito il suo esame.
    “No, grazie. Sollevare sacchi di tegole più grandi di me non è proprio la mia massima ispirazione.”
    L’uno davanti all’altro i due ragazzi tutto potevano sembrare men che fratelli: uno con i capelli rasati, un fisico che pochi sarebbero riusciti ad egu...

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    Last Post by Ruri il 6 Aug. 2011
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  5. Vita Militare è...

    AvatarBy Ruri il 6 Aug. 2011
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    Ciao!
    Sono Wiki, il Cervello Lobotomizzato, e questa è una Raccolta!
    Benvenuti, benvenuti!

    Cosa si raccoglie qui? Ma è facile! Tutte le cose, le frasi, gli eventi, le abitudini più assurde che fan parte della vita militare. E ve le presento io, Wiki, il Cervello Lobotomizzato!
    Si va a cominciar!
    (vorrei far notare la quantità imbarazzante di punti esclamativi che sono riuscita ad infilare in quattro frasi. Davvero sto diventando Wiki).

    Vita Militare è...
    -... lo spazzolino da denti serve a lucidare gli anfibi.
    -... anche le calze servono a lucidare gli anfibi.
    -..."Davanti allo Spaccio"
    -..."Le zecche portano la malaria!"
    -..."Se m'impegno sono in grado di parlare italiano per cinque minuti filati"
    -...scappare davanti all'ammainabandiera.
    -...piegare mutande e reggiseni in una lavanderia pubblica fra venti uomini che non si sfogano da due mesi.
    -...non importa in che Regione tu sia stato assegnato: sarai sempre in provincia di Napoli.
    -..."Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti... verso il baratro"
    -...togliersi gli scretch all'autogrill.
    -...la tenda è mimetica, ma è del 15/18. E tu ci dormirai.
    -...il sacco a pelo non è mimetico, ma è sempre del 15/18. E tu ci dormirai.
    -...i grilli sono la causa principale di morte per le donne nell'Esercito.
    -... il perno s'incula, l'ala vola.
    -...le stelle cadono, i baffi crescono
    (queste ultime due son difficili, lo ammetto)
    -..."Hai una sigaretta?"
    -..."Hai l'accendino?"
    -...perdere metà del proprio stipendio nelle macchinette automatiche perché non danno resto.
    -...i tramezzini confezionati e le goleador.
    *in continuo aggiornamento*


    Tutto questo perché sono stata a Monte Romano.
    Ed è stato tremendo essere a venti minuti da casa senza poterci andare. Me l'hanno fatta annusare in sostanza.
    E quella caserma era uno zoo, non una caserma. All'interno sono stati avvistati i seguenti animali:
    1)Mucche, tante. Accanto ai carri armati o nel piazzale dell'alzabandiera;
    2)Zecche, troppe. Stavano con le mucche.
    3)Una volpe. Così.
    4)Un geco. Ciao Savris.

    All'esterno c'erano:
    1)Tante altre mucche.
    2)Tante altre zecche.
    3)Un sacco di cavalli. Tanti, e belli. Nitrivano! *O*
    4)Una tarantola.
    5)Una vipera.
    6)Una serpe piccola piccola non identificata.

    Ora, va bene che siamo in campagna, ma qui si esagera. Poi si chiedono perché il mio cervello si lobotomizza da solo.

    p.s.
    Ho dei nomi in più: Polons, Pollon, Polly.
    Poi han cominciato a chiamarmi Jessica perché somiglio alla Fletcher: han rinunciato quando gli ho fatto notare che la gente attorno alla Signora in Giallo tende a morire.
    Ora sono Wiki, abbreviazione di Wikipedia, in quanto considerata un'enciclopedia vivente. No cari, mi piacerebbe ma no.
    E sono diven...

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    Last Post by Ruri il 6 Aug. 2011
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  6. Pubblicità Progresso

    AvatarBy Ruri il 30 July 2011
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    Ci sono avvenimenti che, nonostante il mio attuale stato disincantato nei confronti del mondo, riescono a far germogliare nuovamente in me il seme della speranza.
    In questo caso si tratta di avvenimenti puramente letterari: a prescindere dalla quantità quasi imbarazzante di librerie che ho trovato ad Udine (no, davvero, sono tantissime. Ero quasi commossa!), ho il piacere di godermi la rinascita letteraria di questo periodo da un palco d'onore.

    Ebbene sì: conosco delle persone che scrivono molto, molto bene (come io non riuscirò mai a fare, questo non m'impedisce di continuare a tentare) e che stanno impegnando le loro energie per dar vita a dei libri. Ho già letto qualcosa sia dell'uno che dell'altro e vi posso garantire (a chiunque si fidi del mio giudizio) che meritano profondamente. Altrimenti non gli farei pubblicità qui!
    Come se fosse una grande pubblicità poi, vabbé. Facciamo finta lo sia, d'accordo?

    A voi.

    CITAZIONE

    LA REGINA DEI SERPENTI



    png



    Genere: mitologico, fantasy
    *Presentazione dalla pagina Facebook: La Regina dei Serpenti fan page*

    Camminare nell’uliveto era come entrare in un labirinto. Anestis sembrava sicuro di ogni passo che metteva davanti all’altro e Nikos gli prese la mano per non perdersi, affondando tra le fronde profumatissime.
    Il vento le faceva fremere ed era come trovarsi in un oceano d’argento.
    “Com’è Atene? È vero che c’è un grandissimo tempio dedicato a una dea fanciulla?”


    Il sito: La Regina dei Serpenti

    Ed ecco il secondo progetto che vi linko con amore:

    RUSH IN PEACE


    jpg



    Genere: fantascienza
    *Presentazione dalla pagina Facebook: Rush in Peace*

    "L’esistenza non è altro che la legge del caso che ruotando su se stessa in loop rimane in orbita."
    Byron 'Rush' Casey è un ricettatore da colonia, in fuga da un omicidio che non ricorda. Non che sia pentito.
    Peacemaker è un cyborg, ex-prodotto militare, mai veramente scappato da Mamma AI. Non che non vorrebbe.
    A Byron serve un passaggio.
    A Peacemaker, un carico.
    E poi c'è la Ragnarok, nave cargo da spazio profondo.
    L'equazione, Signori, è appena stata scritta.

    Fossi in voi andrei a dare un'occhiata ad entrambi.
    Fidat...

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    Last Post by Ruri il 30 July 2011
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  7. In Flames

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    By Ruri il 30 July 2011
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    Diciamoci la verità: un aggiornamento non se l'aspettava nessuno. Invece aggiorno, ecco! Alla facciaccia di chi mi vuole male, riesco a scrivere anche in caserma!
    Non mi lobotomizzerete!
    Non avrete il mio cervello! Continuerò ad inventare, fantasticare, scrivere, leggere, imparare, conoscere; malgrado i vostri subdoli tentativi io proseguirò imperterrita!
    E Soheil con me, a quanto pare.
    E aggiungo anche un bel supporto grafico: la scheda tecnica dell'Incubo. Non è un amore?

    ATTENZIONE: rimando alle avvertenze di questo capitolo.




    *il faccino di Soheil in questa scheda è opera della bionda&stupenda Rucci. Grazie, Rucci.*



    ---


    “Tutto, dal tuo corpo al più infinitesimale granello di polvere, è composto da atomi”
    Soheil si agitò sulla sedia, cercando una via di fuga.
    “Il Cosmo dentro di noi non è che l’Essenza delle Stelle Malefiche che ci guidano e ci consente di controllare il movimento e l’esistenza dell’atomo: attraverso il Cosmo siamo in grado di rallentare o accelerare il movimento degli atomi o distruggere i legami che li tengono uniti”
    Soheil alzò lo sguardo sul soffitto, appoggiando una gamba sul bracciolo della sedia.
    “Rallentare il movimento degli atomi significa abbassare la temperatura dell’oggetto da essi composto, accelerarla produce l’effetto inverso”
    Soheil cominciò a giocherellare con l’anello, continuando a fissare un punto vuoto del soffitto.
    “Distruggere i legami fra gli atomi porta alla distruzione dell’oggetto e tu...”
    Rune di Balrog alzò lo sguardo sul suo allievo, irritato. Incubus stava dimostrando un difetto piuttosto grave: non sembrava capace di concentrarsi su qualcosa per più di dieci minuti.
    E soprattutto non riusciva a stare fermo.
    Impetuoso, come il fuoco.
    Soheil appoggiò anche l’altra gamba sul bracciolo, in una posa decisamente scomposta, e Rune decise che anche la sua pazienza aveva un limite. Batté con forza la mano sulla scrivania, facendo sobbalzare il ragazzo che per poco non caracollò giù dalla sedia.
    “Tu non mi stai ascoltando, Incubus” mormorò, mantenendo un tono di voce pacato.
    “Mi chiedo dunque quanto tu abbia capito di ciò che sto cercando di spiegarti. E siediti composto”
    Il ragazzo si schiarì la voce, fingendo di essere in imbarazzo, e si sistemò sulla sedia riprendendo a fissare il suo Maestro.
    “Non è che non voglia ascoltare dem...Maestro. Davvero, probabilmente è qualcosa di molto interessante e sono convinto mi sarebbe molto utile ma non ci capirei niente comunque”
    Rune intrecciò le dita sulla scrivania, decidendo in quel momento di cercare un approccio diverso con quel giovane che aveva davanti. Non era facile spiegare ad un ladruncolo ignorante conc...

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    Last Post by Ruri il 30 July 2011
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  8. Grumi di pixel

    AvatarBy Ruri il 25 July 2011
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    Nell'affresco sono una delle figure di sfondo.

    Ho tenuto questa frase di Qoèlet (oh, il personaggio di Q non l'Ecclesiaste) per molto tempo nel mio profilo e continuerò a tenercela presumo. Mi rispecchia quasi in pieno.
    Sono una figura di sfondo. Anche fossi ripresa da vicino probabilmente uscirei sgranata o con una faccia da cretina.
    Non sono fatta per i primi piani: non so se è colpa mia o dello sfondo che non valorizza la mia figura ma è un fatto e in realtà posso mutarlo ben poco. Sarà il mio momento di autocompiacimento vittimista nel quale mi lascio andare all'antico sport del piangersi addosso, ma ne sento intrinsecamente il bisogno, come posso desiderare una sigaretta dopo il caffè.
    Oh datemi pure della drogata, non mi offendo.
    Ora come ora sono drogata di tristezza: troppa forse in una volta sola, troppa da reggere in un ambiente come questo (Friuli Venezia Giulia, esattamente perché abbiamo lottato per riconquistarti? Chi ce l'ha fatto fare?).
    Depressione imperat insomma.

    Ho l'impressione di essere fondamentalmente inutile. Torno a chiedermi, come svariati anni fa, quanti piangerebbero sinceramente al mio funerale. Chi sentirebbe davvero la mia mancanza? Chi la sente ora?
    Ho delle persone che amo e che mi amano, eppure a volte ho l'impressione di dare amore e non riceverne in cambio, con delle illustri eccezioni ovviamente.
    Non capisco come sia possibile essere tanto invisibile: l'autostima non è mai stata una delle mie qualità (anzi) eppure in periodi come questo finisce davvero sotto le scarpe. Ma io ci sono? La gente si accorge della mia presenza o sono solo un nome a caso da chiamare quando serve una sigaretta da scroccare, o 10 centesimi, o l'ennesimo suggerimento a chissà quale test?
    Il dubbio viene. A me, almeno.
    Eppure molti che mi conoscono non mi definirebbero esattamente introversa: rido, scherzo, chiacchiero con tutti. Eppure è come se mi trovassi dietro ad una maschera di vetro: mi sorridono e dopo qualche istante si son dimenticati di me.
    Oh, vero, d'accordo, molto sarà colpa mia.
    Della mia arroganza in primis: sono arrogante ora, in passato lo ero ancor di più. Del mio vivi e lascia vivere anche, visto che finché non mi rompono i coglioni io evito qualsiasi attrito. Dei miei gusti quanto meno discutibili riguardo praticamente qualsiasi cosa, che sia musica o abiti o modi di divertirsi.
    Sono persino astemia, figuriamoci.
    E vivo in un mondo che con me trova pochi punti di contatto. La frase può essere ribaltata, il senso non cambierebbe.

    Mi sto stancando, di nuovo, di essere sempre l'ultima rotella della bicicletta. Sempre un passo indietro rispetto a tutti gli altri. Sempre con troppi scrupoli forse.
    E sempre inculata dall'uccello padulo (l'uccello che vola all'altezza del culo). Che neanche posso dire di esser benedetta dalla fortuna (oh sì, amo le belle notizie improvvise! Andate a cagare, e ve lo dico c...

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    Last Post by Ruri il 25 July 2011
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  9. There and back again

    AvatarBy Ruri il 24 July 2011
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    No, il modulo K non è finito.
    Sì, sono ancora a Remanzacco.

    Sì, sto soffrendo come un cane (oh bhe, ad essere precisi oggi meno del solito).
    Ma ora ho una connessione ad internet: sono felice.

    *abbiamo presentato i momenti random di entusiasmo per le cose semplici*
    Last Post by Ruri il 24 July 2011
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  10. Per i bronzi un terzo degli elefanti

    AvatarBy Ruri il 10 June 2011
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    Gli elefanti sono tremendi.
    Anche perché gli elefanti possono essere rosa. E ci son poche cose più terrificanti di un elefante rosa.
    Un elefante rosa con gli occhiali.

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    Ho scoperto da poco che i Bronzi di Riace fanno, all'anno, un terzo dei visitatori rispetto agli elefanti dello zoo di Pistoia. Ora, gli elefanti appunto son carini (finché non sono rosa e hanno gli occhiali) ma continuo a pensare che fra un elefante e LORO:

    image



    I reggini vincano a mani basse.
    Che poi mi chiedo: gli abitanti di Reggio Calabria e gli abitanti di Reggio Emilia si chiamano tutti e due reggini? E se s'incontrano si capiscono? Ne dubito.

    image


    Fornisco anche immagine del lato B per invogliare la gente ad andare a visitare i Bronzi di Riace. Donne, ammirateli.
    Ma tanto eh.


    Comunque la cosa è quanto meno avvilente. Il solito discorso: l'Italia ha un sacco di potenzialità e pochissima voglia di esprimerle. Come me in fondo, dai. Ammettiamolo.
    Anzi forse io non ho neanche le potenzialità.
    Volevo rendervi partecipi di questa cosa. Sappiate o pochi lettori, che possiamo cambiarla!
    Abbandonate gli zoo pistoiesi!
    Andate a Reggio Calabria!
    I Bronzi vi aspettano!
    Vi copriranno d'amore!

    Last Post by Ruri il 10 June 2011
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