Macchie d'Inchiostro

  1. Cecità

    AvatarBy Ruri il 17 June 2014
     
    0 Comments   92 Views
    .
    La moglie del medico legge via via le targhe delle strade, di alcune si ricorda, di altre no, e a un certo momento capisce di essere disorientata e persa. Non c’è dubbio, si è persa. Ha fatto un giro, ne ha fatto un altro, non riconosce più né le strade né i loro nomi, e allora, disperata, si è accasciata su quel terreno sporchissimo, impastato di fango nero, e, priva di forze, di tutte, è scoppiata a piangere. I cani l’hanno circondata, fiutano i sacchetti, ma senza convinzione, come se l’ora di mangiare ormai fosse passata, uno la lecca in faccia, forse lo hanno abituato fin da cucciolo ad asciugare i pianti. La donna gli tocca la testa, scorre la mano sul dorso inzuppato, e le altre lacrime le piange abbracciata a lui. Quando finalmente alzò gli occhi, mille volte sia lodato il dio dei crocevia, vide davanti a sé una grande mappa, uno di quei cartelloni che gli uffici turistici comunali sparpagliano nel centro delle città, per lo più per uso e tranquillità dei visitatori, che non solo vogliono poter dire dove sono stati, ma hanno anche il bisogno di sapere dove si trovano. Adesso, siccome tutti quanti sono ciechi, sembra facile dire che sono stati male utilizzati i soldi spesi, è che in definitiva bisogna avere pazienza, dare tempo al tempo, ormai dovremmo averlo imparato, e una volta per tutte, che il destino deve fare tanti e tanti giri prima di giungere da qualche parte, lo sa soltanto lui quanto gli sarà costato portare qui questa mappa per indicare a questa donna dove sta. Non era tanto lontana quanto credeva, aveva unicamente deviato per un’altra direzione, dovrai solo proseguire per questa strada fino a una piazza, lì conti due traverse a sinistra e poi svolti alla prima a destra, è quella che cerchi, il numero non lo hai dimenticato. A poco a poco i cani sono rimasti indietro, qualcosa li ha distratti via facendo, oppure sono talmente abituati al quartiere che non vogliono lasciarlo, soltanto il cane che aveva bevuto quelle lacrime ha accompagnato chi le ha piante, probabilmente questo incontro della donna e della mappa, tanto ben preparato dal destino, includeva anche un cane.

    José Saramago, Cecità

    Abbiamo tutti bisogno di un cane delle lacrime.
      Share  
     
    .